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10 Dicembre 2024

Al professionista la verifica di regole, procedure, strutture e responsabilità

di Alessandro Germani


A fronte delle responsabilità del professionista abilitato (si veda pagina 4), nonché dei requisiti di onorabilità, di professionalità e di indipendenza (si veda pagina 5) che lo stesso dovrà garantire, è necessario considerare quali sono i compiti del certificatore in relazione all’incarico che ha ricevuto sulla singola società (per l’incarico a livello di gruppo si veda l’articolo accanto).

L’articolo 6 del regolamento Mef-Giustizia prevede che il soggetto abilitato dovrà attestare che il Tcf (Tax control framework) del soggetto che ha richiesto la certificazione risponda ai requisiti previsti dal decreto legislativo 128/2015 e sia impostato in modo coerente con le linee guida dell’articolo 4, comma 1-quater, fornendo una ragionevole certezza relativamente alla gestione consapevole e affidabile della variabile fiscale da parte dell’impresa.

Corrispondenza tra Tcf e linee guida

Il primo aspetto che emerge, dunque, è la corrispondenza fra il Tcf della singola società che richiede la certificazione e le linee guida che dovranno essere fornite successivamente all’istituzione del tavolo tecnico fra l’agenzia delle Entrate e l’Organismo italiano di contabilità (si veda pagina 8).

Ricordiamo, infatti, che l’inversione di tendenza dell’adempimento collaborativo che punta sulla certificazione del Tax control framework da parte di professionisti abilitati presuppone che venga individuato un set informativo generalizzato. Alla stregua di quanto avviene, ad esempio, per il transfer pricing per quanto concerne i contenuti della documentazione (master file e country file) utile ad ottenere la penalty protection.

Il professionista abilitato ha due oneri

A tal proposito, il professionista abilitato dovrà:

  • con riferimento ai processi di controllo relativi alla generalità dei rischi fiscali, valutare che l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative e delle relative responsabilità operative finalizzate ad assicurare una efficiente ed efficace gestione del processo di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale rispetti i requisiti previsti;
  • con riferimento ai processi di controllo finalizzati a mitigare singoli rischi, valutare che i controlli approntati dall’impresa forniscano una adeguata garanzia di efficace gestione dei rischi contenuti nella mappa dei rischi fiscali.

Approfondimento in tre fasi

Con riferimento a queste attività, saranno previste tre fasi di approfondimento.

La prima fase riguarda la definizione del perimetro, laddove sarà necessario identificare i processi di controllo chiave, generali e specifici, utili alla prevenzione dei rischi fiscali.

La seconda riguarda la valutazione dell’impostazione del sistema, verificando l’adeguatezza dei processi di controllo, attraverso una serie di interviste agli attori coinvolti ed esami documentali volti a ripercorrere il flusso di processo seguito dalla funzione aziendale responsabile del controllo.

La terza, infine, riguarda la valutazione di efficacia del sistema, per cui il professionista abilitato valuta l’efficacia operativa del sistema integrato di controllo del rischio fiscale attraverso procedure di test finalizzate a verificare che i controlli selezionati abbiano operato in maniera continuativa e siano stati effettivamente svolti in maniera corretta.

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