01 Aprile 2025
Quote di minoranza, conferimenti neutrali in holding di famiglia
di Alessandro Germani
I commercialisti evidenziano i positivi risvolti della norma relativa ai conferimenti di minoranza qualificata che consente di conferire in neutralità le partecipazioni detenute da moglie e marito in una stessa holding (senza più dover ricorrere a due holding unipersonali). Ma si deve sempre trattare di partecipazioni entrambe qualificate. Ciò costituisce un limite soprattutto in vista della finalità di agevolare i passaggi generazionali, per cui sarebbe utile che i due conferimenti fossero detassati anche nel caso in cui singolarmente non raggiungano la qualificazione, raggiunta invece come somma dei due.
Il documento redatto da Consiglio nazionale dei commercialisti e dalla Fondazione riguarda le novità della riforma fiscale sui conferimenti tracciando le differenze rispetto al precedente documento di ottobre 2023. Così fino al 30 dicembre 2024 moglie e marito detentori ciascuno di un 25% di una società non avrebbero potuto fare un conferimento congiunto, né di maggioranza visto che non sussiste il controllo, né di minoranza qualificata per la regola della unipersonalità della holding, dovendone costituire due. Dal 31 dicembre 2024 invece i medesimi possono costituire una sola holding. Tuttavia, se possedessero ciascuno il (solo) 12%, trattandosi di partecipazione sotto soglia, il conferimento non beneficia della neutralità. In ciò sta l’auspicato miglioramento, che si scontra con le esigenze di gettito.
Viene fatto poi il punto sulle altre novità. Una è quella dei conferimenti minusvalenti, per i quali non viene messo in discussione il realizzo controllato, ma solo limitata la deduzione delle minusvalenze non realizzate. Questa interpretazione, contenuta nella risoluzione 56/E/23, è stata ora codificata nell’articolo 177, comma 2, del Tuir. Altra novità riguarda l’estensione ai soggetti non residenti delle società scambiate sia nel realizzo controllato delle operazioni di controllo sia di quelle di minoranza qualificata. Ciò a patto che le scambiate siano dotate di assemblea ordinaria, il che esclude le società di persone, tranne nei casi di minoranza qualificata. Ulteriore novità riguarda i conferimenti in società holding, per cui la diatriba riguardava l’individuazione in base ai valori contabili o correnti.
La nuova norma inquadra il valore contabile delle partecipazioni che deve superare il 50% dell’attivo patrimoniale. Tuttavia l’approccio look through penalizzava enormemente questa verifica, dovendosi scendere a tutti i livelli mettendo così a repentaglio il realizzo controllato.
La semplificazione consiste nella verifica della qualificazione di più della metà delle partecipazioni, operata a valori contabili.
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