24 Agosto 2023
Nel carried interest vantaggio delimitato
di Alessandro Germani
Il valore periziato si riferisce alla frazione del patrimonio netto
Anche le partecipazioni dotate di diritti patrimoniali rafforzati (carried interest) possono beneficiare della rideterminazione dei valori con l’imposta sostitutiva del 16% (si veda l’articolo sopra)?
In generale, si tratta di strumenti finanziari attribuiti a manager e dipendenti di società ed organismi di investimento collettivo del risparmio. La logica, tipica di operazioni di private equity ma non solo, è di compartecipazione e condivisione del rischio fra gli investitori e il management team, in modo da generare un allineamento degli interessi. In tali casi, e alle condizioni stabilite dall'articolo 60 del Dl 50/2017 (investimento pari almeno all'1%, conseguimento dell'hurdle rate - cioè rimborso del capitale investito oltre a un rendimento adeguato agli altri investitori - detenzione per almeno cinque anni), il team ottiene una partecipazione agli utili in misura più che proporzionale rispetto all'investimento.
Date le condizioni citate, il reddito del team è di tipo finanziario, tassato quindi al 26%, e non di lavoro dipendente, il che comporterebbe una tassazione ben più gravosa.
Così, una volta che il reddito dei manager sia qualificato come finanziario, si aggiungerebbe la possibilità di agganciare la rideterminazione delle quote carried interest: l'appeal fiscale aumenterebbe molto, sfruttando la finestra della rivalutazione entro il 16 novembre e, in molti casi, beneficiando della sostitutiva del 16%,quindi risparmiando un ulteriore 10%.
Ma la lettura che le Entrate hanno dato di questa possibilità è di chiusura o, meglio, di non completa apertura, come si evince dalla circolare 16/E/23, paragrafo 4. Secondo l'Agenzia, per la rideterminazione del valore delle partecipazioni bisogna fare riferimento al wording normativo (articolo 5, comma 4, legge 448/2001) per cui «il valore periziato è riferito all'intero patrimonio sociale», cioè il valore dei titoli, delle quote o dei diritti è determinato in relazione alla frazione del patrimonio netto della società (o associazione o ente) rappresentativa della partecipazione stessa. Ciò, con titoli carried interest, comporta che, ai fini della rideterminazione del relativo costo o valore di acquisto, non si può assumere un valore diverso da quello risultante dalla corrispondente frazione del patrimonio netto, alla data del 1° gennaio 2023, espressa dalla percentuale di partecipazione al capitale (si veda anche la risposta n. 738/21). La previsione sulla possibilità di estendere l'affrancamento a quote o azioni carried interest di Oicr è stata espressamente confermata al paragrafo 5.1 della circolare n. 16/E.
Quindi la convenienza a sfruttare anche la rideterminazione, ma col vincolo di un unico valore relativo al patrimonio sociale (che non consentirebbe di sfruttare appieno la redditività del carried interest insito nello strumento finanziario) andrà valutata caso per caso.
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